💵🇦🇪Un importante rapporto del New York Times pubblicato il 15 settembre ha rivelato che un membro della famiglia reale degli Emirati Arabi Uniti ha investito 2 miliardi di dollari nella società di criptovalute della famiglia Trump, World Liberty Financial, solo pochi giorni prima che gli Emirati ricevessero l'approvazione della Casa Bianca per acquistare centinaia di migliaia di chip avanzati di intelligenza artificiale statunitensi. La startup crypto è gestita sia dalle famiglie Trump che Witkoff; Steve Witkoff funge da inviato speciale di Trump per il Medio Oriente. Due mesi prima, in un'udienza della Commissione Bancaria del Senato nel giugno 2025, il senatore Chris Van Hollen ha sollevato preoccupazioni riguardo ai legami commerciali intrecciati della famiglia Trump con le aziende sostenute dallo stato degli Emirati. Ha evidenziato come Eric Trump abbia ottenuto l'investimento di 2 miliardi di dollari da MGX, una società di stablecoin sostenuta dagli Emirati presieduta da Sheikh Tahnoon bin Zayed Al Nahyan, che presiede anche il gigante dell'IA degli Emirati, G42. Queste transazioni sono avvenute poco prima dell'approvazione da parte del presidente Trump del trasferimento di chip sensibili di intelligenza artificiale statunitensi a G42, una società collegata alla Cina. Van Hollen ha avvertito che il tempismo e i legami "puzzano di alto cielo", esortando a indagini approfondite e valutazioni di intelligence per comprendere i rischi per la sicurezza nazionale in mezzo a linee sfocate tra profitto personale e politica estera. Il New York Times ha ampliato le preoccupazioni di Van Hollen rivelando documenti interni dettagliati, comunicazioni e resoconti di prima mano che mostrano come la famiglia Trump e l'élite al potere degli Emirati abbiano coordinato affari sia sugli investimenti in criptovalute che sulle esportazioni di chip di intelligenza artificiale.