Oggi il Bitcoin ed Ethereum hanno subito un forte ritracciamento, le ragioni sono molteplici. C'è chi dice che sia a causa di un dump da parte degli exchange, chi sostiene che i grandi investitori stiano scappando, chi afferma che il report finanziario di NVDA di questa settimana potrebbe non soddisfare le aspettative, chi riporta le parole di Trump che afferma di avere carte in grado di "distruggere" l'economia cinese, e chi menziona un nuovo report di Moody's e alcuni economisti che affermano che gli Stati Uniti sono sull'orlo di una recessione. Altre ragioni non avranno un impatto a lungo termine, ma possiamo approfondire un po' il discorso sulla recessione, dato che i segnali economici sono numerosi e complessi. Personalmente, credo che gli economisti tradizionali potrebbero nuovamente trascurare il fattore "non tradizionale" della rivoluzione AI, che sta rimodellando il panorama economico. Se proprio dobbiamo parlare di pressioni recessive, una descrizione più appropriata potrebbe essere: L'economia americana si trova in un periodo unico plasmato da pressioni cicliche (come indicato dall'indice LEI) e nuove forze strutturali (come indicato dalla rivoluzione AI). Il rischio di recessione esiste ed è innegabile, ma lo sviluppo accelerato dell'AI è il fattore decisivo per l'economia. La situazione attuale assomiglia più a un "cambio di marcia" in una trasformazione della struttura economica, piuttosto che a una semplice recessione ciclica. Secondo le stime di varie istituzioni, anche in uno scenario pessimista, l'AI generativa potrebbe innescare nei prossimi uno o tre anni una "grande prosperità della produttività della forza lavoro", potenzialmente aumentando il PIL globale di migliaia di miliardi di dollari. I massicci investimenti nell'AI spiegano perché, nonostante i numerosi segnali di allerta, i dati economici concreti continuino a mostrare resilienza. Allo stesso modo, la maggior parte delle opinioni sul crollo del mercato azionario americano non ha considerato il fattore AI. La conclusione è che Ci saranno preoccupazioni per la crescita, ci saranno ritracciamenti in un mercato rialzista, ma non ci sarà recessione, e il mercato orso non è ancora arrivato. Il toro è ancora qui!
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